La nostra storia
La fondatrice
Alma Gadotti è nata a Trento nell’anno 1926, figlia di Alessandro e di Natalia Demozzi titolari di una calzoleria della città.
Non appena terminata la scuola di avviamento professionale, trova occupazione per qualche mese presso il Tribunale in qualità di dattilografa. Il lavoro intrapreso non la soddisfa e perciò, malgrado i buoni risultati conseguiti fino ad allora, lascia l’incarico e parte per Roma, dove frequenta la scuola di taglio e cucito Bellizzi. Aveva finalmente trovato un lavoro che la appassionava.
Ma il diavolo volle metterci lo zampino perché, dopo appena un anno, scoppia la guerra ed allora Alma deve ritornare a Trento, da dove parte subito, sfollata con la famiglia, per Vigolo Vattaro. Lì il padre trasferisce la sua attività di calzolaio, unico modo per sbarcare il lunario in quei periodi così difficili.
È allora che Alma fa il suo primo esperimento nel campo della moda: organizza e porta a termine, gratuitamente, il suo primo corso di taglio e cucito, riscuotendo un incredibile successo. Aveva solo 17 anni e così aveva potuto sperimentare quanto, in poco tempo, aveva appreso a Roma.
Le prime collaborazioni
Finita finalmente la guerra, ecco che ritorna nella capitale ed in soli due anni completa gli studi e consegue l’abilitazione all’insegnamento, ottenuta direttamente dal Ministero della Pubblica Istruzione con il massimo dei voti (30/30).
Da quel momento la sua attività non conosce limiti. Rientrata nella sua città, inizia un lavoro di collaborazione con la Michelin, che necessitava di maestranze addestrate nel lavoro di sartoria. Trasmette così ad un numero incalcolabile di giovani e non, quanto aveva imparato, consentendo una loro specializzazione. Questa collaborazione è continuata per tredici anni, fino al 1960.
La prima sede a Trento
Nel frattempo apre la sua scuola in centro città.
Coadiuvata anche da due sorelle, Giovanna e Cornelia, aumenta la sua attività e la consolida. Rubando tempo al tempo si sposa e dà alla luce anche due figli, senza peraltro mai abbandonare l’amato lavoro.
Nei rari momenti di sosta predispone con costanza delle dispense, che poi distribuisce alle sue scolare perché meglio apprendano quanto insegna loro; rielabora questi scritti che risultano ancora validi e da tutti riconosciuti, tanto che, riveduti, corretti e completati con foto e didascalie, diventano un libro edito dalla casa editrice S.Paolo di Alba.
Una vita dedicata all'insegnamento
Si contano a parecchie migliaia le persone che hanno frequentato le lezioni che Alma Gadotti ha tenuto in tutti questi anni e che ne hanno ricavato insegnamenti utili sia nei lavori per i familiari, che per poter intraprendere la professione di sarte.
Le lezioni impartite hanno anche concesso la possibilità alle allieve più intraprendenti di specializzarsi in lavorazioni di alta sartoria e di abiti da sposa, riscuotendo il generale apprezzamento della clientela e notevole successo.
E’ nel frattempo continuata l’attività che potremo definire editoriale in quanto la signora Gadotti ha costantemente tenuto aggiornate le sue dispense e poi pubblicato altri libri sempre più belli e più completi.
La ricerca della perfezione
La sua abitudine, il suo credo nella precisione l’hanno sempre portata a far eseguire alla perfezione tutti i lavori in programma, tanto che le sue allieve le hanno coniato il soprannome di “Desfa”, a causa del fatto che, se un capo non era confezionato a regola d’arte, l’unica soluzione, prima raccomandata e poi anche imposta, era quella di disfare il tutto, per poi rifarlo con pazienza e metodo.
Le sue “scolare“ le hanno sempre voluto un gran bene, non solo quelle che hanno frequentato i corsi che Alma teneva gratuitamente a beneficio di chi ne aveva particolarmente bisogno, ma anche tutte le altre, che hanno avuto modo di conoscerla e di comprendere appieno con quanta disponibilità ha sempre corrisposto alle loro richieste.
Il 2 giugno del 2000 le viene consegnato il titolo di Cavaliere del Lavoro.
La figlia Marilena
La figlia Marilena, da sempre “nutrita” anche con aria di “scuola di taglio e cucito”, si è gradualmente inserita nell’attività materna. Ma siamo ormai lanciati nel futuro…
Marilena Caliari, nasce a Trento con la carriera professionale già praticamente segnata: infatti la mamma Alma Gadotti, con le sorelle, era titolare – negli anni ’50 – della prima scuola di taglio e cucito del capoluogo trentino.
Come ben si addice alle figlie d’arte, Marilena… si iscrisse all’Istituto per geometri di Trento, proprio per cercare di evitare ciò che sembrava già scritto. Marilena Caliari scoprì che quello che la attendeva era realmente ciò che era stato segnato: il lavoro nella scuola e soprattutto nell’atelier che sarebbe poi arrivato a completare la scuola.
Inizia in questo modo la collaborazione con la mamma che trasmette tutto il “sapere” alla figlia.
Terminato questo periodo segue l’approfondimento con la frequentazione di corsi di specializzazione nei maggiori centri italiani
Lo sguardo al futuro
Nel 1990 la “svolta epocale”: la scuola di taglio e cucito passa nelle mani di Marilena Caliari che pur rispettosa della via tracciata in oltre mezzo secolo dalla mamma, imprime all’insegnamento impartito a centinaia di allieve ogni anno, quella svolta che l’avrebbe portata a trovare le soluzioni più confacenti ed adeguate al vestire ed al creare del nuovo millennio.
I corsi e la fase di preparazione ed adeguamento, durata diversi anni, hanno portato ad una consapevolezza ed una coscienza davvero uniche: nel 1997 la festa per i 50 di attività, la sfilata dei capi realizzati dalle allieve, l’apoteosi di un ciclo che si andava concludendo ma che aveva gettato i semi per ciò che sarebbe stato: l’unire l’atelier d’alta moda alla scuola di taglio e cucito Gadotti.
"Marilena Caliari Alta Moda"
Accade che, nel 2000, la scuola a conduzione familiare si trasforma in una società.
Con Anna Bianchi, sarta competente, nasce il nuovo marchio “Marilena Caliari Alta Moda” e ci si prefigge di convalidare esperienze e realizzazioni sino ad allora raggiunte, ma con l’intento di garantire un percorso fondato sulla ricerca, serietà professionale e consapevolezza che la città di Trento necessita di una casa di alta moda.
Ed è quanto Marilena Caliari e Anna Bianchi hanno ottenuto: una scuola frequentatissima, con corsi di 9 mesi, frequentati in orario diurno e serale da centinaia di allieve che apprendono le nozioni fondamentali del cucito e del modellismo.
Ma contemporaneamente l’atelier di via Pilati 27 è divenuto anche punto di riferimento di chi ha capito che un capo d’alta moda deve nascere sì seguendo il trend, ma soprattutto interpretando la personalità della stilista e di chi indosserà poi l’abito elegante.
Traguardi e Riconoscimenti
A “consacrazione” della scelta mirata sul capo importante ma nello stesso tempo non talmente esclusivo da renderlo inavvicinabile, la decisione di Adriana Volpe, soubrette, presentatrice televisiva, indossatrice e vip dello star sistem nazionalpopolare, di sposare l’idea di Marilena Caliari, divenendo il volto ed in questo caso anche il “corpo”, delle realizzazioni stilistiche.
Con un rapporto professionale ed umano che ha palesato, ove ve ne fosse stato bisogno, le felici intuizioni della stilista trentina.
Ed è ciò che Marilena Caliari, nonostante la giovane età, è riuscita ad ottenere.
Il completamento di questo iter è sottolineato in maniera concreta anche dal fatto che Marilena Caliari è stata da 7 anni nel consiglio direttivo dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, settore abbigliamento e dal 2001 al 2009 è stata presidente della stessa, sempre per quanto riguarda la sua categoria.
Ha partecipato a Miss Italia, in questo senso, è anche una gratificazione che sottolinea l’impegno, la bravura e la serietà della stilista trentina. Numerose le manifestazioni le sfilate e convegni, organizzate.
Nel 2002 apre una nuova sede anche a Bolzano organizzando corsi anche in lingua tedesca.
Nel 2004 viene insignita del titolo di “MAESTRO ARTIGIANO“
Nel 2005 inizia una convenzione con l’Istituto D’Arte A.Vittoria di Trento.
Nel 2008 apre una nuova sezione quella del ricamo.
Dal 2009 al 2018 vengono introdotti corsi nuovi
nel 2020 grande decisione di trovare uno spazio più idoneo ai servizi offerti.
La scuola rinnovata
Il 03 Giugno del 2020 alla veneranda età di 94 anni, ci ha lasciato la fondatrice Alma Gadotti.
Nello stesso anno affrontiamo la grande decisione di trovare una struttura più idonea che ci consenta di offrire maggiori servizi.
Il trasferimento in Via Guardini ci permette di usufruire di ampi spazi.
Abbiamo potuto arricchire l’offerta di ulteriori servizi e anche la classica organizzazione dei corsi ha subito un buon incremento innovativo nella formazione del settore moda.
Con l’istituzione del corso Fashion design, settore eccellente per l’artigianato trentino, come commenta l’assessore Bisesti, si matura il primo giovane studente stilista che partecipa ad una selezione televisiva Tailor made “Chi ha la stoffa”.
Si avvicendano, nel corso dell’anno, altre interessanti opportunità per gli allievi che frequentano con grande partecipazione.
Tra questi il corso di fotografia gestito da un professionista del settore e il corso luci…ombre e colori in cui l’allievo ha potuto esprimere in piena libertà di espressione tutta la sua creatività.
Tramite la collaborazione di Fabio e Juan si propone anche “Il leitmotiv dei leitmotiv” un incontro all’insegna della creatività che si sviluppa in due fasi: pittura e drapping.
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